08/10/12

UNEMPLOYEE OF THE YEAR

United Colors of Benetton presenta il proprio contributo al tema della non occupazione giovanile, cruciale per il futuro del nostro pianeta e sul quale il marchio intende richiamare l’attenzione del pubblico.

Vogliamo sfidare i cliché sulla non occupazione giovanile affermando con forza la nostra fiducia nella creatività dei giovani di tutto il mondo. La Fondazione UNHATE, il cui scopo è promuovere la cultura del non odio, sosterrà i giovani affinché diventino attori del cambiamento contro l’indifferenza e la stigmatizzazione.

I giovani non occupati dai 18 ai 30 anni sono invitati a presentare proposte di progetti da sostenere: coerentemente con la missione della Fondazione UNHATE, le loro idee dovranno avere una ricaduta sociale concreta sulla loro comunità. Le proposte di progetti in diversi ambiti (compreso quello artistico) saranno presentate attraverso il sito web della Fondazione UNHATE e votate dalla comunità online. I 100 progetti più meritevoli saranno supportati dalla Fondazione UNHATE, che contribuirà in questo modo a trasformarli in realtà.

United Colors of Benetton intende trasmettere un messaggio positivo di speranza per celebrare la capacità dei giovani di trovare nuovi modi intelligenti e creativi di affrontare il problema della non occupazione e individuare una propria personale soluzione.

“La nuova campagna di comunicazione di United Colors of Benetton presenta un ritratto realistico della società di oggi e affronta attivamente un problema attuale, quello della non occupazione giovanile e del potenziale conflitto tra generazioni, per presentarlo sotto una luce nuova e valorizzare il grande capitale umano dei giovani”, afferma Alessandro Benetton, Presidente di Benetton Group. “Non possiamo cambiare il mondo, ma United Colors of Benetton vuole usare la propria voce per farsi portabandiera dei giovani, celebrarne la forza e il valore”.

La campagna di comunicazione UNEMPLOYEE OF THE YEAR è sostenuta da una serie di attività di comunicazione globale che presentano anche vari ritratti di NEET (Not in Education, Employment or Training) di età inferiore ai 30 anni, selezionati nel mondo in base a profili che ne raccontavano l’identità costruita sullo studio, sull’impegno, sugli interessi e sulle passioni. Sono giovani che stanno cercando una propria strada nella vita, esempi di una generazione, la prima nel dopoguerra, che si trova a dover lottare piuduramente rispetto ai propri genitori per trovare un lavoro e costruirsi un futuro migliore.

Abiti formali per affrontare una normale giornata lavorativa: il registro ironico della campagna, che presenta questi giovani come uomini e donne d’affari, intende porre l’accento su questa nuova generazione UNHATE di eroi moderni e celebrarne l’impegno e la lotta per un futuro più stabile. Una generazione che dimostra che essere non occupati non significa essere inutili, indolenti o anarchici. Una generazione che sta combattendo per un futuro meno precario in una maniera diversa. Contrariamente ai preconcetti diffusi in merito all’essere giovani e non occupati, le loro esperienze lavorative intelligenti, creative e ispiratrici non ne compromettono la dignità.